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mercoledì 31 luglio 2013

SVILUPPO SOSTENIBILE e SEMPLICITA'

C'è tanta gente che un pochino ci " marcia" con le teorie dello sviluppo sostenibile, invece TUTTI dobbiamo metterci in testa che l'ambiente, il territorio, non è più una risorsa inesauribile e che ognuno di noi può fare qualcosa, gli amici CHIARA e GINO, con molta semplicità ci mostrano come è possibile recuperare le bottiglie di plastica facendone dei piccoli capolavori che possono essere utilizzati per abbellire verande e giardini ma anche per dare ai bambini un doppio insegnamento: 1) A rispettare l'ambiente e quindi cercare di RECUPERARE e non di gettare 2) Di imparare a COSTRUIRE qualche cosa con le mani, per inciso con materiali, colori a parte, che costano ZERO euro.
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mercoledì 10 luglio 2013

Un nuovo parco per Chioggia Marina?

Ho letto con curiosità l'articolo in cui alcuni consiglieri annunciavano la imminente richiesta di realizzare un nuovo parco cittadino nella zona di Viale Mediterraneo. Al di là di alcune leggerezze, come prospettare la progettazione affidata a un giovane e inesperto architetto neolaureato, ho apprezzato il segnale di crescente interesse per il miglioramento e la crescita del verde cittadino, testimoniato anche dalla nascita di un apposito gruppo Facebook per chiedere un nuovo parco, a cui i consiglieri comunali hanno cercato di rispondere con questa dichiarazione d'intento.

Da alcuni mesi studio il verde cittadino per valutare gli interventi strategici per poi chiedere al Consiglio Comunale e alla SST interventi appropriati. Ho visitato di recente il parco in via Umbria, quella che dovrebbe essere il fiore all'occhiello dell'Amministrazione (le foto che vedete le ho scattate lì domenica). Il parco ha dei piacevoli passaggi, un laghetto con tanto di tartarughe, fontane funzionanti, bagni, fresca ombra di alberi di buona grandezza, cestini in quantità.

Però c'è ancora da fare: trovo immondizia sparsa, c'è da ripristinare le aiuole, consentire accesso ai cani (al guinzaglio), eliminare diversi alberi secchi, chiudere la zona di servizio con il magazzino di piastroni, cordoli e scarti di potatura, rasare le ceppaie degli alberi abbattuti, evitare potature che provocano più danni che benefici.

Insomma c'è ancora molto da fare per arrivare ad un'alta qualità. Dunque innanzitutto vediamo di tenere BENE quello che abbiamo, di renderlo fruibile a tutta la cittadinanza, amici a quattro zampe inclusi. Poi c'è il problema della sorveglianza. Mi piacerebbe vedere quei simpatici pensionati che aiutano gli scolari ad attraversare andare a due a due a perlustrare ogni tanto i nostri parchi per segnalare ed eventualmente multare comportamenti inappropriati e danneggiamenti. Ma la migliore cura ce l'hanno i cittadini che vivono quegli spazi: andate nei parchi e se trovate qualcosa che non va intervenite o segnalate ai vigili!

Apriamo ai cani al guinzaglio i parchi!
Ripristiniamo le aiuole!
Facciamo attenzione ai rami spezzati e sospesi!

Come coordinatore locale dell'associazione Amico Giardiniere abbiamo lanciato alcune precise proposte all'Assessore all'Ambiente Silvia Vianello: dare alla città un regolamento di tutela del verde, preparare un piano annuale di sviluppo del patrimonio arboreo cittadino (da censire) e aumentare il bilancio annuale del verde. Tema scottante in questi anni difficili quello di cambiare il budget. Non credo ci siano le risorse per un nuovo parco, ma credo sia doveroso e possibile migliorare l'esistente: aprire il bosco di S.Felice, il parco degli Elci in viale Jonio, predisporre fasce verdi sul Lusenzo.

Sono le esigenze della comunità a indirizzare le scelte politiche e credo che si stia aprendo a Chioggia e Sottomarina (in breve Chioggia Marina) una fase di ripensamento e rivalutazione del verde in città. Invito tutti gli amici del verde a firmare la nostra lettera aperta all'assessore Vianello perchè porti all'ordine del giorno un regolamento di tutela del verde: raccoglieremo le adesioni il 20 e 21 luglio a Palazzo Goldoni in occasione di Clodia Comics, dedicata quest'anno alla raccolta di offerte per piantare nuovi alberi e siepi miste.

Francisco Panteghini,

Coordinatore dell'Associazione Amico Giardiniere

info@amicogiardiniere.it

sabato 6 luglio 2013

Dall'Atlantico alla laguna a piedi!

Al Bed and Breakfast Palazzo Goldoni a Chioggia sono arrivati la sera del primo luglio due coniugi francesi affardellati da pesanti zaini. Sono i coniugi Carriou, che vivono in Bretagna e hanno deciso di concedersi ben più che una vacanza... Hanno realizzato un sogno con un viaggio a piedi di oltre 1800 chilometri dalla cittadina bretone di Larmor alla laguna di Venezia. Dopo due giorni a Chioggia, hanno percorso Pellestrina e hanno concluso idealmente il viaggio in piazza S.Marco. Del viaggio hanno pubblicato foto e descrizione di ogni tappa sul loro blog http://carriou.jimdo.com/, che è ovviamente tutto in francese.

Lo scorso anno Francisco Merli Panteghini aveva portato a termine un singolare pellegrinaggio da Chioggia a risalire il Brenta (anzi La Brenta come ama dire lui) da cui a tratto un agile e ispirato libretto intitolato "La forma dell'acqua". Aveva percorso 170 chilometri in kayak e a piedi fino al lago di Caldonazzo. Durante quel viaggio aveva incontrato un altro viaggiatore: lo svizzero Hans che scendeva da Zurigo alla foce della Brenta col suo fedele cane Pelouche. Anche Hans fu ospitato in quell'occasione a Palazzo Goldoni e ricevette un'ampolla d'acqua della Brenta da riversare nel fiume Reno che nasce poco lontano dalla sua casa.

In tutta Europa aumenta il numero di coloro che passano le loro vacanze o un tempo indefinito per cercare qualcosa camminando (on foot, marchant, Fuß ecc. ecc.). In Italia rifiorisce la via Francigena, le alte vie tra le montagne, il cammino di San Francesco, di Sant'Antonio e altri. Sulle tracce di antichi pellegrini o montanari sempre più persone trovano un'altra dimensione fatta di lentezza, confronto con gli elementi, relazione col paesaggio e coi suoi abitanti. Ed ogni volta nascono incontri, amicizie, illuminazioni. Un amico giornalista ha percorso per una settimana gli Appennini sulla via Francigena ed ha incontrato un ragazzo calabrese che scendeva da Milano verso casa dei suoi, dopo che non gli era stato rinnovato il contratto di lavoro. In cinque giorni sono diventati grandi amici, come si conoscessero da anni.

Tornando al diario dei coniugi Carriou, "dall'Atlantico all'Adriatico", così descrivono così l'epilogo del loro viaggio:

69° tappa, arrivo a Venezia

"Ieri abbiamo fatto la nostra ultima marcia, ma nonostante questo, sembrava che qualcosa mancasse. Nelle nostre teste il viaggio non era davvero concluso, e noi non sapevamo perchè... Questo finale si scriveva coi punti di sospensione e non con il punto a capo. Ma questa mattina, durante la colazione, Giulia e suo figlio Michele ci hanno presentato il marito, Francisco, un kayakista che era molto interessanto alla nostra aventura. Prima di salutarci ci ha donato un piccolo flacone, riempito d'acqua della laguna perchè lo mescolassimo con quella dell'oceano. Questo gesto, del tutto inaspettato, ci ha molto commosso. Noi abbiamo capito che in quel momento il nostro viaggio raggiunto il suo vero finale. Ora, dentro di noi, sappiamo che il sogno e l'utopia posso diventare realtà a condizione di crederci e agire concretamente in questa direzione. Grazie a tutti, per il vostro aiuto, senza di voi il viaggio non si sarebbe potuto fare in così buone condizioni. Non è tutto perduto! Durante questi due mesi noi abbiamo ricevuto solamente amicizia, conforto e solidarietà. Du fond du coeur,très sincèrement merci encore. (Dal fondo del cuore, molto sinceramente, grazie ancora)".