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mercoledì 10 luglio 2013

Un nuovo parco per Chioggia Marina?

Ho letto con curiosità l'articolo in cui alcuni consiglieri annunciavano la imminente richiesta di realizzare un nuovo parco cittadino nella zona di Viale Mediterraneo. Al di là di alcune leggerezze, come prospettare la progettazione affidata a un giovane e inesperto architetto neolaureato, ho apprezzato il segnale di crescente interesse per il miglioramento e la crescita del verde cittadino, testimoniato anche dalla nascita di un apposito gruppo Facebook per chiedere un nuovo parco, a cui i consiglieri comunali hanno cercato di rispondere con questa dichiarazione d'intento.

Da alcuni mesi studio il verde cittadino per valutare gli interventi strategici per poi chiedere al Consiglio Comunale e alla SST interventi appropriati. Ho visitato di recente il parco in via Umbria, quella che dovrebbe essere il fiore all'occhiello dell'Amministrazione (le foto che vedete le ho scattate lì domenica). Il parco ha dei piacevoli passaggi, un laghetto con tanto di tartarughe, fontane funzionanti, bagni, fresca ombra di alberi di buona grandezza, cestini in quantità.

Però c'è ancora da fare: trovo immondizia sparsa, c'è da ripristinare le aiuole, consentire accesso ai cani (al guinzaglio), eliminare diversi alberi secchi, chiudere la zona di servizio con il magazzino di piastroni, cordoli e scarti di potatura, rasare le ceppaie degli alberi abbattuti, evitare potature che provocano più danni che benefici.

Insomma c'è ancora molto da fare per arrivare ad un'alta qualità. Dunque innanzitutto vediamo di tenere BENE quello che abbiamo, di renderlo fruibile a tutta la cittadinanza, amici a quattro zampe inclusi. Poi c'è il problema della sorveglianza. Mi piacerebbe vedere quei simpatici pensionati che aiutano gli scolari ad attraversare andare a due a due a perlustrare ogni tanto i nostri parchi per segnalare ed eventualmente multare comportamenti inappropriati e danneggiamenti. Ma la migliore cura ce l'hanno i cittadini che vivono quegli spazi: andate nei parchi e se trovate qualcosa che non va intervenite o segnalate ai vigili!

Apriamo ai cani al guinzaglio i parchi!
Ripristiniamo le aiuole!
Facciamo attenzione ai rami spezzati e sospesi!

Come coordinatore locale dell'associazione Amico Giardiniere abbiamo lanciato alcune precise proposte all'Assessore all'Ambiente Silvia Vianello: dare alla città un regolamento di tutela del verde, preparare un piano annuale di sviluppo del patrimonio arboreo cittadino (da censire) e aumentare il bilancio annuale del verde. Tema scottante in questi anni difficili quello di cambiare il budget. Non credo ci siano le risorse per un nuovo parco, ma credo sia doveroso e possibile migliorare l'esistente: aprire il bosco di S.Felice, il parco degli Elci in viale Jonio, predisporre fasce verdi sul Lusenzo.

Sono le esigenze della comunità a indirizzare le scelte politiche e credo che si stia aprendo a Chioggia e Sottomarina (in breve Chioggia Marina) una fase di ripensamento e rivalutazione del verde in città. Invito tutti gli amici del verde a firmare la nostra lettera aperta all'assessore Vianello perchè porti all'ordine del giorno un regolamento di tutela del verde: raccoglieremo le adesioni il 20 e 21 luglio a Palazzo Goldoni in occasione di Clodia Comics, dedicata quest'anno alla raccolta di offerte per piantare nuovi alberi e siepi miste.

Francisco Panteghini,

Coordinatore dell'Associazione Amico Giardiniere

info@amicogiardiniere.it

2 commenti:

  1. faccio un commento assolutamente di parte, non mi piace che vengano screditati i professionisti, senza motivare esaustivamente la cosa, che uno sia giovane e neolaureato non significa sia inesperto. Troppo spesso la professionalità viene svalutata perchè uno è giovane, cosa bisogna aspettare di essere degli esperti e anziani rimbambiti per progettare un parco? cordiali saluti. architetto Pierpaolo Lorenzon

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  2. caro pierpaolo, progettare un grande parco è una cosa che dovrebbe fare un'equipe di lavoro coordinata da un architetto o da un paesaggista che abbia esperienza di progettazione, parchi, botanica, appalti, direzione lavori ecc ecc e che abbia la forza di realizzare quello che ha progettato. non c'è bisogno di essere vecchi e rimbambiti ma di certo aver visto per molte stagioni i propri parchi progettati, realizzati e cresciuti. il parco è un'architettura vivente o meglio ancora una melodia che si sviluppa nel tempo. non scredito i professionisti ma credo che i "professionisti" diventino tali con la pratica del loro mestiere. ai giovani lavori piccoli e collaborazioni, agli esperti lavori più grandi e impegnativi. cordialmente, francisco

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