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mercoledì 30 gennaio 2013

La Forma dell'Acqua

Ho scritto un libro come testimonianza di un viaggio a risalire la Brenta. Risalire un fiume è un'esperienza superba: ho cominciato con la Piave nel 2010. Adoro camminargli accanto, incontrare i suoi affluenti, vederlo ringiovanire mentre risale le montagne e torna torrente, poi guadarlo e sentire le diverse qualità delle sue rive, destra e sinistra. Mi immagino il corso del fiume come un bel vecchio dalla lunga barba. Appena succede qualcosa in qualche punto lui se ne accorge subito: "chi mi tira la barba?". Quanta saggezza in questi fiumi, quanti colloqui nel loro frusciante Silenzio.
Ho intitolato il viaggio "La forma dell'Acqua" perché è questo il mio augurio per l'umanità in evoluzione: che sappia prendere la forma dell'acqua, sappia cambiare e adattarsi umilmente. Che ciascuno, come una singola goccia d'acqua, sappia intuitivamente dove andare. Due gocce d'acqua si incontrano e cominciano a fluire, poi si fondono ad altre e scorrono in ruscello, poi torrente, in fiume, lago e infine mare. L'acqua trova sempre la sua strada, sopra o sotto la terra, sa essere dolce e paziente ma inarrestabile. Ma soprattutto la preziosa acqua sostiene tutte le forme di vita di questo pianetino blu.
Un'amica mi ha chiesto a bruciapelo: "ma cosa cerchi in questo viaggio lungo la Brenta?". Dopo un paio di tentativi di aggirare tanta schiettezza ho dovuto ammettere "il coraggio". Il coraggio di manifestare ciò che sento e di essere fedele al me stesso di oggi, in perenne mutamento. Noi esseri umani siamo come i fiumi: il nome resta sempre lo stesso ma l'energia che ci attraversa si rinnova continuamente (pensieri, emozioni, intuizioni...). Forse anche noi abbiamo un percorso già segnato, una specie di destino che ci porta esattamente dove desideriamo arrivare per ritornare a confonferci col grande mare cosmico.
Più che un viaggio è stato un pellegrinaggio per me che sono così innamorato di Francesco d'Assisi e Antonio da Padova. Un pellegrinaggio verso il cuore delle terre che amo, da Chioggia per Padova e su su verso Bassano e il Trentino. Cercavo il coraggio di aprire un ospedale per le piante a Mestre, il Verde Ospitale, che ho poi inaugurato al ritorno (vedi www.AmicoGiardiniere.it) . Il coraggio di cambiare il mio stile di vita per stare vicino alla terra. Il coraggio di accettare le mie ombre, senza rinunciare a seguire la luce.
Comincio venerdì una serie di presentazioni pubbliche del libro. Sono occasioni per incontrare chi sente, come me, che è necessario mettersi insieme per risanare la terra, che non ci sono alberi, acque, lagune di destra o di sinistra perchè questo bel pianeta e la sua vitalità, che tutti ci invidiano nell'universo, è il nostro bene comune. Imparando ad accordarci tra noi nel nome del rispetto per la casa comune potremo imparare a diventare più umani. Ma il rispetto non basta! Dobbiamo reinnamorarci profondamente e desiderare il meglio per questa vecchia madre Terra piena di rughe e tumori che noi abbiamo provocato, spesso inconsapevolmente.
Ecco le prossime date della presentazione del libro. Venite all'acqua e scorriamo insieme! Be water!

Venerdì 1 febbraio, h 21, Chioggia, Palazzo Goldoni, Rione Duomo 307. Al mattino sarò anche ospite a Radio BCS alle ore 12 per parlare di acqua e ambiente.

Domenica 17 febbraio h 16, Serravalle di Vittorio Veneto, spazio Arco di Stella, Via Roma, 80

Sabato 23 febbraio, h 11, Mestre, presso Cani per Caso e Verde Ospitale, via P. Berna 3

Alle presentazioni potrà essere acquistato anche il libro ad un prezzo scontato: 8 euro (contro i 10)

Buona lettura e buona evoluzione.

Francisco

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